Nel 1939, in un piccolo paese della provincia Toscana fervono i preparativi per l'arrivo del Duce, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede dell'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, voluta da Danilo Giorgini, segretario del Fascio locale, che già se ne pavoneggia per il compiacimento gerarchico che si ripromette di ottenere dal capo. Mentre la filarmonica del luogo si prepara a eseguire in onore dell'illustre ospite "La Gazza ladra" di Rossini, uno dei suoi componenti, alquanto in ritardo, si affretta la sera a raggiungere il teatro dove si svolgono le prove, accompagnato dal suo cane. Ad un tratto la bestia si mette ad abbaiare e scompare nel buio. Ripetutamente richiamato dal padrone, il cane ricompare con in bocca qualcosa d'informe: presumibilmente i resti di un feto umano. La sola idea di un tale macabro fattaccio, nell'imminenza dell'inaugurazione dell'OMNI, sconvolge i notabili del paese, subito convocati: viene deciso il silenzio assoluto per tutta la settimana su quell'oscuro crimine che guasterebbe l'atteso evento. Ma nel giro di poche ore il "tam-tam" paesano ha messo tutti al corrente dell'accaduto: è urgente trovare un colpevole, tanto più urgente perché è sceso all'Albergo Roma in gran segreto un misterioso personaggio, certamente incaricato d'indagare dopo tanto vociferare. I pettegolezzi, ingigantiti da Tonchio, cameriere-tutto fare dell'Albergo Roma, dalla sarta Viola, da Beppina, sua aiutante, dalla vedova Olimpia e da Ginecriste, cameriera-amante e complice di Danilo Giorgini, si concentrano intorno ad una quattordicenne, figlia di agricoltori del luogo, una ragazza senza malizia, spaventatissima per le domande del preside della scuola e per l'incomprensibile situazione di indagata, nella quale viene inaspettatamente a trovarsi. La salva la madre che l'accompagna dal medico per un accertamento ginecologico, che annulla ogni illazione. Successivamente si scopre che il vero criminale è il misterioso ospite dell'Albergo Roma, il Federale Apolloni, ma per un delitto del tutto diverso da quello costruito dall'immaginario collettivo di un paese, la cui unica morale è un perbenismo di facciata, dietro al quale prospera un mondo in dissoluzione.